MaaS: che cosa ricordare del forum Next Generation Mobility ?

Citec

Il 13 giugno scorso, Citec ha partecipato al forum Next Generation Mobility. Ecco cosa ricordare di questo evento che riunisce gli attori della mobilità a Torino.

Forum Next Generation Mobility 2023 à Turin. Crédits : Citec

L’Unione Industriali Torino ha ospitato, il 13 giugno scorso, un centinaio di professionisti del settore della mobilità al forum Next Generation Mobility per uno scambio sulle sfide della transizione ecologica e sulla mobilità dei servizi (Maas o Mobility as a Service). Per questa nuova edizione, la sostenibilità e la governance erano al centro delle riflessioni. Come ricordato nell’introduzione da Antonio LEDDA, presidente della Commissione d’Urbanistica, Trasporti e Mobilità della città di Torino, la mobilità, che genera più del 30% delle emissioni di gas serra, è un pilastro centrale della transizione ecologica. In risposta a queste sfide, nella metropoli piemontese sono in corso numerosi lavori per ampliare la rete e renderla sostenibile: acquisto di autobus più ecologici, prolungamento della linea 1 della metropolitana, lancio della linea 2 della metropolitana, ecc.

 

Transition, MaaF, applicazioni civiche… cosa occorre ricordare

 

  • Marco COMELLI, moderatore della riunione, ha sottolineato l’antagonismo che esiste tra la transizione ecologica e la libertà procurata dalla mobilità. Ha insistito sul mantenimento della libertà di movimento, che deve andare di pari passo con la sostenibilità, essendo questa una condizione indispensabile per rispondere all’emergenza climatica.

 

  • Massimo MARCIANI, Il presidente del Freight Leaders Council ha auspicato un necessario cambiamento di paradigma nella mobilità. In effetti, l’offerta dei trasporti pubblici è oggi troppo rigida e fatica ad adattarsi a richieste di spostamenti sempre più diverse e irregolari (intermodalità, telelavoro, ecc.). Per cambiare paradigma, l’individuo deve essere posto al centro di queste riflessioni. La tecnologia è uno strumento per aiutare gli operatori della mobilità ad adeguare l’offerta alla domanda e costruire un modello sostenibile.
  • Per migliorare la conoscenza degli spostamenti individuali, Valeria GENTILI dell’Osservatorio Nazionale Sharing Mobility, ha presentato l’applicazione IoPollicino, lanciata a Bologna. Dei volontari hanno scaricato l’app sui loro telefoni per essere tracciati in modo anonimo e fornire informazioni sulla modalità utilizzata. Questa iniziativa illustra il concetto di data altruism: i cittadini condividono i loro dati per aiutare la comunità a strutturare meglio la propria offerta.
  • Matteo ANTONIOLA, coordinatore del gruppo di lavoro sul MaaS TTS Italia, è ritornato sulla curva di Gartner, che descrive l’evoluzione dell’interesse per una nuova tecnologia. Oggi posiziona il Maas in fase di disillusione: una volta passata la mania del mercato, i diversi attori e strategie si stabilizzano. Ora il termine Maaf – Mobility as a Feature – viene usato per descrivere la seconda generazione di soluzioni. La mobilità diventerebbe così un mattone funzionale, cioè un modulo tra gli altri all’interno di applicazioni che non si occupano più solo di trasporti.
  • Chiara FOGLIETTA, consigliera alla transizione ecologica e digitale, innovazione, ambiente, mobilità e trasporti della città di Torino, ha parlato con i bambini di diverse scuole chiedendo loro cosa volevano in termini di mobilità. La loro risposta è senza appello: vogliono «autobus più veloci, meno parcheggi e più spazio per usare il monopattino». Essa ha sottolineato l’importanza di informare e accompagnare questi bambini, poiché il cambiamento delle abitudini passa attraverso i futuri utenti, prescrittori presso i loro genitori.
  • Fabio GREGORIO, responsabile innovazione dei servizi e tecnologia dei trasporti pubblici presso l’Agenzia della Mobilità e dei Trasporti di Genova (AMT), ha presentato l’applicazione GoGoGe sviluppata da Pluservice e Hitachi per la città di Genova. Questa applicazione MaaS, co-costruita con i cittadini, incorpora una nuova funzione di acquisto di convalida del biglietto di trasporto beacon BIBO (Be In Be Out). I beacon posizionati intorno alle stazioni e sui veicoli di trasporto pubblico consentono di determinare esattamente quando e dove un passeggero entra ed esce e di attivare automaticamente il pagamento adeguato. Un’innovazione tecnologica che non mancherà di fluidificare l’esperienza di trasporto risparmiando al passeggero il processo di acquisto dei biglietti, di selezione della tariffa e di pagamento in contanti o con carta.

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